Il potere dei desideri

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Da bambino mi piaceva più leggere e scrivere che correre dietro ad un pallone. A quattordici anni ho provato a frequentare una squadra di calcio, ma mi è bastato un solo allenamento, con 30 giri di campo ed un centinaio di flessioni per salutare e ringraziare tutti. L’anno dopo feci un giorno di pallacanestro. Correvo più con la fantasia che con le gambe. Con gli anni pensieri e parole pesavano sempre più di manubri e bilancieri. La mente insomma mi affascinava più del corpo. Degli sportivi, però, mi incuriosiva il modo di pensare. Da giornalista ho intervistato calciatori e giocatori di basket, alla scoperta dei loro segreti. Sono sempre andato a caccia della mentalità di chi ce la fa.

Pensavo a tutto questo venerdì sera nell’auditorium del Liceo Scientifico di Ostuni prima di intervenire all’incontro sulla “Salute Mentale, prima e dopo la legge 180”. Stavo per parlare di Mental Coaching, la cosa che oggi mi fa battere forte il cuore. Prima di me era toccato a gente con decenni di esperienza nel mondo del benessere mentale. Paolo Serra, romano di nascita ed aretino d’adozione, allievo del professor Franco Basaglia (già proprio lui, quello della Legge 180) aveva parlato dei manicomi. Poi Ezio Ferilli, neurologo e psichiatra di spessore aveva fotografato la situazione attuale. Quindi Franco Colizzi (psichiatra e scrittore) e l’assistente sociale Silvana Romano, due colonne portanti del Centro di Salute Mentale di Brindisi per anni, hanno illuminato la platea con dati e notizie utili. Io ero lì al tavolo con loro. Un’immagine per molti apparentemente normale, che per me valeva un miliardo. Mi sentivo orgoglioso, ma soprattutto mi sentivo felice ed in pace con me stesso.

Ho sempre creduto in quello che faccio e continuo a crederci ogni giorno di più. Oggi (a due mesi dai miei 50) quando mi sbattono una porta in faccia riparto più convinto di prima. Quando vedo sguardi scettici me li prendo come carburante per raddoppiare. Quando provano a fare i furbi resto sereno alla riva del fiume. Mi invento una sfida ogni giorno, sono convinto che il meglio per me debba ancora venire e soprattutto mi faccio mancare tante cose per tenere sempre acceso il desiderio, la molla che muove tutto.

Ai ragazzi che ho la fortuna di incontrare sul mio cammino regalo sempre un messaggio semplice: quando desiderate veramente qualcosa andate a prendervela. Senza “se” e senza “ma”. Imparate ad ascoltarvi nel profondo e capite quanto vale per voi quel “veramente”. A volte il segreto è tutto lì …

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