Il mare coraggioso di Monica

monicapriore

Monica Priore, vive a Mesagne in provincia di Brindisi, ha solo cinque anni quando scopre di essere affetta dal diabete mellito tipo 1, una malattia cronica di origine autoimmune. Siamo agli inizia degli anni Ottanta e parlare di malattie è quasi una “vergogna”. Monica inizia a convivere con siringhe e dosi di insulina, il farmaco che la tiene in vita e che va somministrato ad orari precisi nell’arco delle 24 ore, uno stravolgimento esistenziale per lei e la sua famiglia, ma insieme non si sono mai dati per vinti, e hanno lottato cercando di pensare sempre positivo.

La metafora della vita di Monica fa riferimento al mare: con l’acqua ha un rapporto particolare, il nuoto è lo sport che le ha dato grandissime soddisfazioni, oltre al coraggio di vivere fianco a fianco con il diabete. Scrive libri ed incontra ogni giorno tanta gente che desidera fare sport, pur avendo il diabete. Il 13 novembre 2016 viene insignita del titolo di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana dal Presidente Mattarella “per la testimonianza dell’importante contributo dello sport nel superamento dei limiti derivanti dalla malattia”.

Una sognatrice testarda che ama le sfide apparentemente impossibili
Ho iniziato a tirare fuori gli artigli a sedici anni, volevo riscattarmi da una condizione che mi faceva stare male. Pur di dimostrare che io c’ero ed ero viva, sono andata anche contro il parere dei medici.

La tua idea del mare

Per me è vita, è come se fossi nata due volte: vivo in simbiosi con l’acqua, ha accompagnato finora tutta la mia esistenza, non posso farne a meno. Grazie al nuoto ho capito che la mia malattia non doveva e non poteva avere il controllo su di me.

Il 21 luglio 2007 non è un giorno come tanti
Sono la prima diabetica di tipo 1 al mondo ad attraversare a nuoto lo Stretto di Messina. Volevo lanciare un messaggio forte: gridare a tutti sono diabetica, ma ci provo, basta volerlo!

Cos’è il coraggio

Una forza interna che abbiamo tutti e che tiriamo fuori nei momenti di difficoltà.

Quanto è stato importante raccontare e condividere la tua storia

Molto, perché mi ha aiutato a tirare fuori anche i lati più oscuri di me. Da quando lo faccio sento che, tante persone che hanno vissuto storie come la mia, non si sentono più sole, perché condividere le proprie esperienze rende liberi.

A chi dici grazie

Alla mia meravigliosa famiglia, mia madre, mio padre che da qualche mese non c’è più, e mio fratello Enzo.

Dammi una tua definizione di talento

E’ quell’istinto che ci permette di disegnare e realizzare i nostri sogni.

La difficoltà che ti ha fatto crescere di più
Le gravi crisi ipoglicemiche di cui ho sofferto per molti anni. Ho ancora nella mente l’immagine di mia madre in lacrime davanti a quelle drammatiche situazioni, fin da piccola ho cercato di gestire al meglio quei momenti.

Da qualche mese hai dato vita a Diabete Life Coaching
Un progetto importante che punta a spiegare e fare chiarezza su una tematica ancora poco conosciuta, come gestire al meglio il diabete durante l’attività sportiva. Vorrei riuscire ad aiutare tanta gente, forte della mia esperienza.

Manda un messaggio ad un giovane sfiduciato
Comprendo molto bene lo sconforto e le difficoltà del momento storico che stiamo vivendo, ma dobbiamo prendere il timone della nostra vita tra le mani per portare nel porto, per noi più sicuro, la nostra nave.

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